Guida pratica ai crypto screener più popolari

In tutti questi anni, se c’è una cosa che ho imparato, è che le decisioni intelligenti si fanno solo se hai i giusti strumenti. E il crypto screener è uno di quelli fondamentali.
Ma attenzione, non sono tutti uguali, e non tutti sanno usarli come si dovrebbe. In questa guida, ti porto con me a scoprire i migliori crypto screener, come si usano davvero e come evitare gli errori degli entusiasti della prima ora.
Contenuto
Cosa sono i crypto screener e perché contano davvero
Molti vedono i crypto screener come semplici strumenti da consultare al volo, giusto per vedere i top gainer della giornata. Ma ridurli a questo è come usare un coltellino svizzero solo per tagliare le etichette dei vestiti. Questi strumenti permettono di setacciare l’intero mercato cripto in cerca di pattern, segnali e anomalie che, se interpretati correttamente, possono fare tutta la differenza.
L’errore da principianti: guardare solo i prezzi
Il prezzo è l’ultima conseguenza, non la causa. Gli screener mostrano volumi, variazioni percentuali, RSI e mille altri indicatori. Se guardi solo la colonna “Price”, non stai facendo analisi. Stai improvvisando. Un bravo operatore, invece, guarda i volumi fuori scala, i breakout dai range storici, o i pump sospetti su progetti semi-conosciuti.
Quando uno screener fa la differenza
Ricordo nel 2018 un altcoin che mostrava un volume inaspettatamente triplicato in due giorni, ma il prezzo era fermo. Lo screener mi fece notare il delisting imminente su un exchange minore: chi sapeva poteva uscire in tempo, chi no… ha pagato la lezione. Morale? I numeri ti parlano, ma devi ascoltare bene.
I migliori crypto screener oggi sul mercato
Ce ne sono decine là fuori, ma sinceramente, solo pochi meritano il tuo tempo. Ti elenco quelli che negli anni mi hanno dato risultati concreti, scremando il rumore inutile. Non necessariamente sono “i più belli”, ma sono quelli che funzionano davvero per chi mastica cripto ogni giorno, non solo nei weekend.
1. TradingView, Il coltellino svizzero del trader esperto
Non è solo uno screener, è una centrale operativa. Conoscere TradingView bene vuol dire poter automatizzare alert, creare script personalizzati con Pine Script, e monitorare decine di asset contemporaneamente. Prezzi, volumi, indicatori tecnici, fondamentali, tutto in tempo reale. Se impari ad usarlo bene, sarà come avere un analista al tuo fianco 24/7.
Il mio consiglio: usa i filtri avanzati per cercare asset con RSI fuori range o volumi anomali su timeframe settimanali. Spesso troverai gemme prima degli altri.
2. CoinMarketCap Screener, Per chi vuole il colpo d’occhio macro
CoinMarketCap è perfetto per farsi una panoramica ampia. Lo screener è meno tecnico, ma ottimo per identificare i trend settoriali e i movimenti in nicchie specifiche (DeFi, Layer 2, staking tokens…). L’interfaccia è semplice, e con qualche filtro ben piazzato riesci a individuare substrati nascosti del mercato.
Non sottovalutare il filtro per “Categorie”: spesso è lì che emergono i progetti che stanno cavalcando il trend, prima ancora del pump mediatico.
3. Messari Screener, Profondità istituzionale
Messari è come quei vecchi manuali tecnici che trovavi negli uffici contabili delle aziende anni ’80: impenetrabile all’inizio, ma una miniera per chi sa cosa cerca.
Usa i loro screener se vuoi metriche fondamentali come tasso di emissione, treasury holdings, e altri dati che servono a valutare progetti sul lungo termine, specie se vuoi impegnarti in staking o mining.
Se ti interessa approfondire le differenze tra mining e staking, ti invito a leggere questa guida completa sulle differenze tecniche e strategiche.
4. DexTools, Il regno della DeFi in tempo reale
Per chi si muove sul DEX come un pescatore esperto nel delta del Po, DexTools è indispensabile. Mostra grafici a candela di token appena listati, volumi reali e transazioni in tempo reale su reti come Ethereum, BSC e Polygon. Perfetto per i colpi rapidi nel mondo DeFi, dove le opportunità durano minuti, non settimane.
Ma occhio: se non sai leggere la profondità degli swap o il comportamento delle liquidity pool, ti fai male. Qui esperienza e sangue freddo valgono più del capitale.
Come configurare uno screener in modo utile (e non solo estetico)
In troppi aggiungono 20 colonne e poi si perdono nella fuffa. La configurazione efficace è fatta di pochi indicatori ben scelti, leggibili a colpo d’occhio. Io lavoro con tre configurazioni base: momentum, accumulazione e rotazioni settoriali.
Esempio: screener per accumulazione
Setta il filtro su “volume > media mobile 20G”, poi “variazione % prezzo settimanale <2%”. Aggiungi RSI inferiore a 50 e market cap tra 50M e 300M. Quello che cerchi è accumulazione silenziosa: segue il denaro intelligente e anticipa il vero breakout.
Insider tip: l’importanza dei dati on-chain
Gli screener tradizionali mostrano dati di prezzo e volume, ma oggi bisogna andare oltre. Servono gli strumenti che mostrano wallet activity, spostamenti di exchange e burn schedule. On-chain è la nuova frontiera dell’analisi, e se non la usi stai guidando a fari spenti nel tunnel.
Glassnode e Santiment ti danno la vista sulle balene e sulle emozioni del mercato. Se vedi i depositi su exchange aumentare, preparati allo scarico. Ma lo vedi solo se hai occhi allenati e screener configurati nel modo giusto.
VPN per crypto screener? Quando servono (e quando no)
C’è chi pensa di usare VPN solo per rifuggire le restrizioni geografiche. Ma la realtà è che in certi contesti, operando su screener avanzati, applicazioni DeFi o da Paesi con politiche ambigue, una VPN fa la differenza nella latenza e nella sicurezza.
Non tutte le VPN sono adatte però: serve stabilità, bassa latenza e nodi affidabili per non falsare i dati dei tuoi screener. Ti consiglio un approfondimento su pro e contro reali dell’uso di VPN nel mining e nelle crypto.
Segmentare i dati: l’arte della separazione tra rumore e segnale
Ho visto molti collassare sotto il peso dei dati. L’abilità vera è nel filtrare il segnale dal disordine. Lo screener è un radar: ti avvisa di anomalie. Ma solo la tua esperienza, e la capacità di incrociare quei dati con il contesto (tokenomics, roadmap, sentiment) ti farà trovare l’oro vero.
Mi è capitato di vedere flare nei volumi su token di layer troppo giovani: sembravano movimenti sospetti, ma incrociando con aggiornamenti GitHub, si trattava di una release importante. Quello screener, filtrato bene, mi fece entrare prima che arrivasse il rumore.
Le metriche che NON devi mai ignorare
Alla fine della giostra, le metriche che contano sono sempre le stesse. Le mode cambiano, ma i numeri veri restano:
- Volume in rapporto al market cap
- Token distribuiti vs token in circolazione
- Movimenti in/out di exchange
- RSI settimanale e giornaliero a confronto
- Liquidity vs locked supply
Solo queste 5 metriche, lette nel contesto giusto, valgono più di 20 colonne colorate. E fidati, chi conosce bene questi elementi raramente si fa trovare impreparato.
diventare maestri dello screener richiede disciplina
Nel mondo cripto tutti cercano scorciatoie, ma il vero vantaggio ce l’hai se conosci bene gli strumenti e le loro logiche. Uno screener è come una bussola: se lo sai leggere, ti guida. Se lo prendi per un oracolo, ti perdi alla prima nebbia di FOMO.
Ogni grande operatore che ho conosciuto, dal minatore solitario in Norvegia al validator di una chain niche con uptime del 99.99%, aveva una cosa in comune: disciplina. E la disciplina parte anche dal modo in cui leggi e imposti i tuoi screener.
Non farti impressionare dall’interfaccia “cool” o dai numeri in verde. Che siano prezzi o percentuali, non ti raccontano tutta la storia. C’è una parte sotto, come le radici sotto terra: quella è l’analisi vera.
Metti pazienza, testa e metodo. All’inizio sbaglierai, certo. Ma un giorno, guarderai uno screener e capirai subito cosa sta per succedere. Quel giorno, avrai fatto il salto da utente a maestro.
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