Cos’è il “fully diluted valuation” (FDV)

Ho visto startup decollare e schemi svanire nel nulla, solo perché i nuovi arrivati non capivano un concetto fondamentale: il fully diluted valuation, o FDV. Non è solo un cifra, è una lente per leggere l’anima di un progetto cripto.

FDV: molto più di un esercizio di matematica

Il FDV non è una stima per far scena nelle slide dei pitch. È il prezzo virtuale, calcolato moltiplicando il prezzo corrente del token per la sua offerta massima teorica. Capire questa metrica è come avere una bussola in mezzo a una giungla zeppa di tokenomics gonfiate e progetti fuffa.

Definizione tecnica

Il Fully Diluted Valuation = Prezzo attuale del token x Total Supply massima (anche non ancora emessa). Chi fa trading ignorando questo, gioca alla roulette bendato. Per esempio, se un token vale $1 ma la supply finale sarà di 1 miliardo, il FDV è $1 miliardo, anche se oggi circolano solo 20 milioni di token.

Perché i principianti lo ignorano?

I nuovi nel settore si fissano sulla capitalizzazione di mercato attuale, ma quello è il presente. Il FDV guarda al futuro, al potenziale impatto di nuovi token immessi sul mercato. Ignorarlo è come comprare una casa senza sapere se accanto costruiranno una discarica o un’autostrada.

L’impatto reale sulla valutazione di un token

Negli anni ho visto token esplodere in prezzo solo per poi crollare pochi mesi dopo. Il motivo? Supply diluita. Chi aveva capito il FDV, aveva venduto in tempo. Chi no, è rimasto a guardare.

Case study: il token DeFi X

Nel 2020 ho monitorato un token DeFi che offriva un rendimento annuo del 200%. Sembrava oro. Ma il whitepaper mostrava che il 90% della supply sarebbe stata emessa nei 12 mesi successivi. Il prezzo è crollato del 80% nonostante una TVL crescente. Chi conosceva il FDV l’ha evitato come la peste.

FDV vs Market Cap: differenze critiche

Confondere la market cap attuale con il FDV è il peccato originale dell’investitore cripto improvvisato. Sono due bestie diverse: una guarda al presente, l’altra al potenziale futuro. È come giudicare una diga dal livello attuale dell’acqua, ignorando che stanno per aprire le paratie.

Capitalizzazione attuale

Si calcola moltiplicando il prezzo del token per l’offerta attualmente in circolazione. È utile, ma temporanea. Se oggi ci sono solo 10 milioni di token su una supply massima di 100 milioni, la market cap ti mostra solo un decimo della storia.

FDV: la versione completa del film

FDV guarda cosa succederebbe se tutti i token esistessero e mantenessero il prezzo attuale: il quadro completo, anche se teorico. È essenziale per valutare token pre-lancio o appena listati, dove solo una frazione della supply è sbloccata.

Tokenomics: il cuore nascosto del FDV

La vera sfida con il FDV è capire quando e come verranno rilasciati i token. Questo richiede una lettura chirurgica della tokenomics. Qui si vede la differenza tra un investitore esperto e uno che segue gli influencer su Twitter.

I modelli di vesting

Ho imparato a considerare ogni aspetto: vesting degli investitori iniziali, emissioni per liquidity mining, fondi della treasury. Un FDV alto può essere accettabile, se la distribuzione è graduale e trasparente. Ma se scopro che il team ha il 40% dei token sbloccabili in sei mesi? Scappo.

Distribuzione centralizzata: un segnale d’allarme

Ho visto molti progetti gonfiare il prezzo del token iniziale su exchange decentralizzati, mentre in realtà avevano una distribuzione ultra-centralizzata e una FDV sospetta. In casi simili, la probabilità di uno rug pull o di fondi bloccati su smart contract sale vertiginosamente.

FDV e manipolazione di mercato: occhi aperti

Ti racconto una storia. Una volta lavoravo con un exchange che listava progetti freschi freschi. Un token con supply iniziale del 3% pompava a +600% nel primo giorno. La gente si accalcava a comprare. Poi, piano piano, venivano rilasciati i token dei fondatori. Il prezzo? A picco. Classico fenomeno: FDV altissimo ignorato da tutti.

Tattiche comuni

Alcuni progetti usano supply bassa in circolazione per mascherare la vera valutazione. È marketing, non sostanza. In certi casi dietro c’è un pump and dump ben orchestrato. Quando la gente capisce che stanno per entrare milioni di nuovi token… il panico prende il sopravvento.

Come proteggersi

Verifica sempre: whitepaper, tokenomics, vesting schedule. Se il progetto non è trasparente nel comunicare il FDV, è già un segnale di allerta. Un vero progetto solido non teme la verità sui propri numeri. Chi ti nasconde il FDV ti nasconde ben altro.

L’illusione dei marketplace NFT e il rischio FDV

Il discorso vale anche nel mondo NFT. Molti marketplace contano sulla scarsità, ma quanti considerano l’impatto futuro di nuove collezioni o edizioni? Ho visto collezioni vendute come “uniche” solo per poi essere duplicate con minime variazioni. Il FDV implicito? Sottovalutato.

Marketplace italiani: scelta consapevole

Per esempio, ambienti curati come un buon marketplace NFT italiano spesso adottano approcci più rigorosi su volumi e quantità. Non sottovalutarlo: anche negli NFT serve valutare il fully diluted supply digitale, anche se non è espresso come in un token classico.

Come integrare FDV nella tua strategia

Non dico che dovresti evitare tutti i progetti con FDV alto, ma devi sapere a cosa vai incontro. In certi contesti, un FDV elevato è accettabile, se il modello di emissione è ben calibrato e sostenibile. Ma ignorarlo è un’autostrada per le perdite.

Il mio approccio personale

Io analizzo ogni token con una griglia precisa: FDV attuale, timing del rilascio token, concentrazione dei wallet, lock-up del team, uso dei fondi raccolti. Ogni elemento pesa. In oltre 20 anni nel settore, quest’approccio mi ha salvato da almeno dieci progetti fraudolenti.

Consiglio da veterano

Se un token ha un FDV troppo alto rispetto all’ecosistema reale a disposizione, chiediti: chi comprerà questi token in futuro? Se la risposta è “nessuno”, vendi. Se invece il progetto cresce con l’espansione della supply, con uso reale e adozione concreta, allora sei in buone mani.

FDV e regolamentazione: il vuoto normativo

Su questo tema, ho avuto numerosi incontri in ambito legale. Nella maggior parte delle giurisdizioni, il FDV non è considerato obbligatorio da comunicare prima di una vendita pubblica. Una lacuna colossale. In altri settori, l’omissione di dati futuri sarebbe considerata truffa vera e propria.

Il principio della trasparenza

Il legislatore dovrà regolamentare meglio la comunicazione della supply futura e del FDV. Senza queste tutele, gli investitori retail restano alla mercé di fondatori disonesti o troppo ambiziosi. In attesa di nuove leggi, la tua unica arma è la consapevolezza tecnica.

Conclusione: la disciplina che separa i dilettanti dai veterani

Il FDV è come uno strumento chirurgico: potente, ma solo se sai usarlo. Ho visto giovani trader bruciarsi perché guardavano solo il prezzo e l’hype. Se impari a leggere il FDV, invece di seguirlo come pecora, puoi anticipare i trend, evitare trappole, e operare con metodo.

Nel mondo cripto non basta essere veloci o intuitivi. Serve disciplina, analisi e rispetto per i numeri. Il FDV è uno di quei numeri che non ti tradisce, se impari a decifrarlo. Alla lunga, farà la differenza tra partecipare a una moda e costruire vera ricchezza.

Ricordatelo: non serve essere un genio, ma serve essere preparato. E il tuo primo alleato è la comprensione profonda del fully diluted valuation.